Scopriamo insieme la panissa, un piatto che racchiude l’anima del Piemonte in ogni boccone. Questa zuppa rustica di riso e fagioli, arricchita con salame e cotenne, è un vero comfort food che scalda il cuore e nutre lo spirito. Preparatevi a un viaggio nei sapori autentici della tradizione piemontese!
| Tempo di preparazione | Porzioni | Difficoltà | 
|---|---|---|
| 2 ore e 30 minuti | 6 | Media | 
Ingredienti
- 400 g di riso Carnaroli
 - 300 g di fagioli borlotti secchi
 - 200 g di salame della duja, tagliato a cubetti
 - 150 g di cotenne di maiale
 - 1 cipolla, tritata finemente
 - 2 spicchi d’aglio, schiacciati
 - 2 foglie di alloro
 - 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
 - 2 litri di brodo di carne
 - 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
 - Sale q.b.
 - Pepe nero macinato fresco q.b.
 - 100 g di Parmigiano Reggiano grattugiato per servire
 
Istruzioni per la preparazione
- Mettere in ammollo i fagioli borlotti secchi per almeno 8 ore o durante la notte.
 - Scolare i fagioli e metterli in una pentola con acqua fredda. Portare a ebollizione e cuocere per circa 1 ora o fino a quando saranno teneri. Scolare e mettere da parte.
 - In una grande casseruola, scaldare l’olio d’oliva a fuoco medio. Aggiungere la cipolla tritata e l’aglio schiacciato, facendoli soffriggere fino a quando saranno dorati.
 - Aggiungere il salame a cubetti e le cotenne di maiale. Rosolare per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto.
 - Unire il concentrato di pomodoro e mescolare bene per 1-2 minuti.
 - Versare il riso nella casseruola e tostarlo per 2-3 minuti, mescolando continuamente.
 - Aggiungere il brodo caldo, le foglie di alloro, sale e pepe. Portare a ebollizione, poi abbassare la fiamma e lasciar cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti, mescolando occasionalmente.
 - Unire i fagioli cotti alla casseruola e continuare la cottura per altri 5-7 minuti, fino a quando il riso sarà al dente e la zuppa avrà raggiunto una consistenza cremosa.
 - Rimuovere le foglie di alloro e aggiustare di sale e pepe se necessario.
 - Servire la panissa calda in ciotole individuali, guarnendo con una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato.
 
Conclusione
La panissa, nata come piatto povero dei contadini, è oggi un’icona della cucina piemontese. Perfetta con un robusto vino rosso locale come il Barbera o il Dolcetto. Per un tocco moderno, provate ad accompagnarla con dei crostini di pane tostato e una spolverata di rosmarino fresco tritato.



